L’appuntamento con le stagioni si sussegue imperterrito: ecco arrivare (di preciso stamattina, alle 09:04) anche l’Autunno, presentato con il terzo concerto per violino delle Quattro stagioni di Antonio Lucio Vivaldi (qui il primo e qui il secondo).
L’Autunno è considerato la stagione più triste: il cielo grigio, le foglie ingiallite, gli alberi spogli, il vento che soffia…
Il panorama che ci circonda ci racconta la fine della bella stagione e l’inizio del freddo.
Anche le poesie descrivono perfettamente questo passaggio, proprio come fa Cardarelli nella sua poesia intitolata “Autunno“:
Autunno. Già lo sentimmo venire
nel vento d’agosto,
nelle pioggie di settembre
torrenziali e piangenti
e un brivido percorse la terra
che ora, nuda e triste,
accoglie un sole smarrito.
Ora che passa e declina,
in quest’autunno che incede
con lentezza indicibile,
il miglior tempo della nostra vita
e lungamente ci dice addio.
L’estate porta via con se le belle giornate, i momenti passati senza pensieri, il riposo, gli amori, il mare, le risate, l’incoscienza e una parte dei nostri più bei ricordi.
Ma non disperiamo! Le stagioni vanno e vengono, e presto sarà Inverno.
Poi il viaggio ricomincerà, in circolo, come ogni anno.
Questa parentesi triste passerà, e poi tornerà.
Come vincere nel frattempo questa tristezza?
Datemi e date agli altri un consiglio, sia esso una canzone, un film, un libro, una foto…
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