Cose Consumate – StarQuest

E continuiamo a parlare di Cose Consumate.

A cosa mi riferisco? A quelle cose che, per un legame affettivo, continuiamo ad usare anche quando si sono consumate, appunto.

Nell’ultimo post di questa rubrica il buon Cicala Indifferente (mi pare di aver già detto che, pur avendo questo nome, in realtà è un uomo!) ha lasciato questo commento:

la prossima settimana ci voglio Starquest

Ed io lo accontento… ma cosa è questo StarQuest?

È un gioco da tavola “di strategia” con miniature.

Guarda Orco, i puffi! Ah no, sono gli Space Marines! O porc…

Un giocatore impersona l’Alieno, nonché “Master” del gioco, e gli altri gli Space Marines il cui scopo è completare una serie di missioni.

Gli Space Marines si dividono in tre squadre composte da quattro Marines e da un comandante: gli Ultramarine di colore blu, gli Angeli Sanguinari di colore rosso e i Pugni d’Acciaio di colore giallo.

Prego cari Marines, entrate pure!

Alla conclusione di ogni partita vengono assegnati dei punti, calcolati in base al numero di nemici eliminati e alle missioni completate. Vince il giocatore che totalizza più punti. I punti totalizzati sono usati per ottenere delle promozioni di grado e ulteriori carte equipaggiamento da usare nelle missioni successive.

Proprio per questa sua componente GDR (Gioco di Ruolo) abbiamo continuato a giocare per settimane, anche durante giornate di sole più adatte al divertimento all’aria aperta.

Come è iniziata questa passione per StarQuest?

Cicala aveva questo gioco ma non l’aveva mai tirato fuori se non per giocherellare con le miniature colorate che infatti erano rotte ed incollate alla meno peggio (certo deve essere stato uno strazio per quei poveri Marines dover portare sempre con loro fucile o pistola al plasma perché ce le avevano incollate alle mani!).

Un giorno, mentre mi mostrava questa scatola magica, diversa da tutti i giochi da tavola a cui eravamo abituati, mi ha detto: “perchè non impariamo le regole e ci giochiamo?”.

Così mi sono portato le istruzioni a casa e me le sono studiate per benino (più o meno).

Non sapevamo ancora che quel gioco sarebbe stato il nostro passatempo per i mesi a venire.

E poi?

E poi siamo cresciuti, abbiamo lasciato StarQuest da parte, e abbiamo iniziato a combattere davvero, contro la realtà, la vita, l’amore, lo studio, il lavoro.

Ma quei pomeriggi di battaglie fantastiche sono rimasti nel nostro cuore.

Mammaaaaa, da grande voglio fare il Marines!

Mammaaaaa, da grande voglio fare il Marines!

P.S.: inviatemi descrizioni, riflessioni, storie, foto sulle vostre Cose consumate ed io scriverò un post tutto per voi!

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9 risposte a Cose Consumate – StarQuest

  1. Cicala Indifferente ha detto:

    uno dei migliori giochi di ruolo, se lo trovo ci giochiamo di nuovo

  2. E. ha detto:

    Giochi da tavolo consumati? Tanti, Monopoli (ho ancora la scatola che aveva comprato il nonno negli anni ’60), Hotel (con gli alberghi ormai in piedi a nastro adesivo), Risiko (la sindrome di Darth Vader che avanza…). Conservo tutti i giochi, mi mancano un po’…

  3. nanalsd ha detto:

    Oddio sìì *-*
    Noi abbiamo passato una Pasquetta intera di due, tre anni fa, a giocare a Lupi Mannari, altro GDR!
    Ormai pero’ stiamo letteralmente consumando Pictionary.
    Certe sfide all’ultimo sangue proprio.

  4. wdzoso ha detto:

    Ammetto la mia ignoranza, questa pazziella non la conoscevo…faccio ammenda 😀
    Io sinceramente vivo le “cose consumate” in senso opposto, cioè mi piace sempre immaginare adesso il futuro, pensando a come tratteremo i nostri passatempi e le nostre indispensabili cianfrusaglie di oggi…
    se e quali diventeranno storia e quali prenderanno il loro posto…

    Sono un tipo un po’ ansioso eh?!?

    • Orso Chiacchierone ha detto:

      Non molti lo conoscono anche perché, anche a quei tempi, era quasi introvabile!
      Beh, anche il tuo modo di vedere sarebbe un bell’argomento per dei post!
      Non sei ansioso… sei nostalgico al contrario! 😉

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