Exuvia

Il mio post della serie La mia Musica preferita dedicato a CapaRezza, terminava con “ha annunciato già da tempo un nuovo album quindi in futuro, spero a breve, ci sarà un aggiornamento”.

Beh, dopo solo una settimana quell’aggiornamento è arrivato! Ieri CapaRezza, con una storia sul suo profilo Istragram fotocaparezza, ha annunciato che a mezzanotte sarebbero arrivate importanti rivelazioni e proprio a quell’ora, con una serie di foto, ha presentato il suo nuovo album dal titolo Exuvia e pubblicato la title track!

Visto che ho appena scoperto che posso linkare direttamente una foto di Instagram completa di descrizione e pulsante per visualizzare il profilo, lascio le spiegazioni direttamente a CapaRezza!

Ovviamente gli appassionati, me compreso, hanno iniziato a trovare eventuali indizi e citazioni, tra cui quella della “selva” forse riferita a Dante a 700 anni dalla sua morte, e formulare molte teorie: far perdere le proprie tracce perché questo è un album di addio? La sua exuvia sarà un passaggio verso qualcosa, o qualcuno, di nuovo? CapaRezza lascerà il posto a Michele Salvemini? Lo scopriremo, come lui stesso dice, a tempo debito.

Intanto godiamoci questo nuovo fantastico singolo, che contiene altre citazioni nel testo e nel video, uscito sul canale YouTube telecaparezza.

È una notte che ispira, è una notte che chiama nel bosco
È una notte che spia. È una notte di sguardi che ho addosso,
di ricordi che latrano come avessero visto il demonio,
sto scavando dentro di me così tanto che schizzo petrolio.
È il mio rito iniziatico ma non ho aculei nel corpo,
vado da “Mea culpa” ad “Ego me absolvo”.
Sono una larva sporca del mondo,
faccio Manolo sopra quel tronco, rischio un bel tonfo.
E sarà tutto nuovo come da neonato con la pancia all’aria,
dopo il mio passaggio dalla pancia all’aria.
Schizzo gli occhi fuori dalla faccia, Lamia.
Non sto più nella pelle, mama.

Fuori di me, exuvia, spiego le ali, au revoir.
Un’altra chance escludila, gioco alla pari con l’età.
Passati appassiti, appassiti come quadranti di Dalì.
Passati parassiti, parassiti, fame di me, cannibali, exuvia.

Guardo i video che ho fatto, ho la voce e l’aspetto di un altro
Il mio autoritratto, ha i colori in eterno contrasto.
Mi sono preso i miei spazi ma ho lasciato che il tempo fuggisse.
Faccio un mucchio di cambi quindi adesso chiamatemi mister.
Sono ancora alla guida, tengo il piede alzato da quel freno
anche se della vita prendo sempre il lato passeggero.
Quello che è stato l’ho già silurato.
Ogni mio scatto è di prassi bruciato.
Non dimentico le radici perché tengo alle mie radici
ma ci ritornerò quando sarò inumato.
I miei dubbi hanno dei modi barbari: invadenti e sono troppi.
Il segreto è fare come gli alberi: prima cerchi, dopo tronchi.
Chi ti spinge dopo quella soglia?
Se non è la noia, sarà il tuo dolore,
l’occasione buona per andare altrove, tipo fuori.

Fuori di me, exuvia, spiego le ali, au revoir.
Un’altra chance escludila, gioco alla pari con l’età.
Passati appassiti, appassiti come quadranti di Dalì.
Passati parassiti, parassiti, fame di me, cannibali, exuvia.

Sottoposto al rituale, obbedisco
come fosse il rituale di un sottoposto
e comincio a cantare il mio nuovo disco
come queste cicale dal sottobosco.

Fuori di me, exuvia.
Fuori di me, exuvia.
Exuvia.

Nel video è possibile vedere un orologio che mostra le 7:09, come il numero del titolo dell’album precedente, Prisoner 709, mentre nel testo viene detto “vado da Mea Culpa a Ego me absolvo“, Mea Culpa è un brano del suo primo album, in questo troveremo la traccia Ego me absolvo? La versione su Spotify poi ha circa un minuto in più al termine del quale si sente un rumore distorto, ascoltandolo in modalità mono si può sentire la frase “ricordati che è un disco allegro” (ringrazio i commenti sotto il video per avermi fatto scervellare di meno).

Sono convinto che uno studio ancora più accurato potrebbe rivelare tante altre cose! Insomma, CapaRezza come sempre mostra la sua genialità, le domande sono tante, le risposte poche… non resta che aspettare il 7 maggio per poter mettere le mani su Exuvia e saperne di più!

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4 risposte a Exuvia

  1. Cassidy ha detto:

    “il segreto è fare come gli alberi, prima cerchi poi tronchi” bellissima la sto ascoltando da ieri senza sosta, siamo diventati tutti esperti entomologi per capire il titolo, ma per ora sembra la continuazione diretta di “Prisoner 709” anche per tematiche, in fondo la trasformazione è un tema caro a Caparezza fin dal suo primo disco con questo nome d’arte. Cheers!

    • Orso Chiacchierone ha detto:

      Vorrei dire che ogni album è migliore del precedente ma la loro diversità li rende tutti il migliore! 😁
      Concordo, anche per me sarà una sorta di sequel, ora c’è anche la track list… non vedo l’ora!

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