Torna Manga a Caso!, la rubrica in cui parlo di manga vecchi e (non necessariamente) poco conosciuti che, spinto dalla curiosità, ho acquistato completamente a caso.
I manga non saranno presentati in ordine cronologico ma a caso, per restare fedeli al nome della rubrica.
Torniamo quindi al 2006 per parlare di Wāq Wāq.
Pubblicato da Star Comics da novembre 2006 a febbraio 2007, in quattro volumi da 192 pagine al prezzo di 3,30 euro, Wāq Wāq è un manga di Ryu Fujisaki, autore del più famoso e longevo Hoshin Engi.
Wāq Wāq è un mondo in cui vivono umani dal sangue nero che devono continuamente difendersi dagli attacchi di macchine dalle sembianze animali. All’inizio del manga una ragazza del nostro mondo viene trasportata a Wāq Wāq da uno strano uomo ombra.
La ragazza scopre di essere il Dio dal sangue rosso, il cui arrivo è atteso dagli uomini dal sangue nero perché è l’unico in grado di liberarli dalle macchine. Durante una battaglia Al, uno dei sette Sakimori…
… umani in grado di unirsi a macchine senzienti chiamate Gojinzo con lo scopo di difendere gli umani dagli attacchi delle macchine…
… perde la vita per salvare la ragazza. Prima di morire Al affida il Dio dal sangue rosso al figlio Shio che viene poi scelto dal suo Gojinzo, Armaiti, come nuovo Sakimori.
L’uomo ombra svela ai Sakimori che dovranno battersi tra di loro perché l’ultimo rimasto, grazie ai poteri del Dio dal sangue rosso, potrà realizzare il suo più grande desiderio…
Pur risultando comunque avvincente, Wāq Wāq non brilla per originalità, la storia è un miscuglio di cose già lette e viste già nel 2004, anno di prima pubblicazione del manga. C’è da dire però che, pur essendo composto solo da quattro volumi, la parte finale non è affrettata e tutto ci viene spiegato… dal cattivo di turno ovviamente. Insomma, niente finali aperti che lasciano il lettore con dubbi eterni.
Altra nota positiva è lo stile di disegno, molto dettagliato e con una simbologia forte e ricercata. Interessante soprattutto il design delle macchine e dei protagonisti, in particolar modo quello dei sette Sakimori.
Prima di scrivere questi miei post rileggo sempre tutti i manga di cui parlo e devo ammettere che finora Wāq Wāq è quello che, pur con i suoi difetti, mi ha divertito e appassionato di più tanto che, una volta iniziato, non sono riuscito più a fermami!
Perché l’Orso di tanti anni fa ha acquistato questo manga? A pensarci bene, ho acquistato questo manga nella fumetteria che frequentavo quando vivevo in Liguria (ne parlavo qui) quindi avevo molta più scelta e soprattutto qualcuno che mi potesse indirizzare verso fumetti che potevano interessarmi. Uomini contro macchine, tizi con armature, combattimenti, mistero… praticamente tutto quello che il giovane Orso cercava in un manga tanti anni fa!
Armaiti mi pare sia davvero una dea, credo zoroastriana. Ma la ricordo solo da certi videogiochi 😛
Comunque, non ho mai letto questo fumetto, forse avevo troppe spese. La storia sembra semplice, ma graziosa 😉
Beh, c’è una certa ricerca anche nei nomi effettivamente, anche lo stesso titolo del manga è il nome di un albero apparso in leggende e miti arabi i cui frutti sono esseri umani.
Sì, storia semplice e non originalissima ma che funziona!
I mesi in cui avrò meno spese, proverò a cercarlo 😉