Torna Manga a Caso!, la rubrica in cui parlo di manga vecchi e (non necessariamente) poco conosciuti che, spinto dalla curiosità, ho acquistato completamente a caso.
I manga non saranno presentati in ordine cronologico ma completamente a caso, per restare fedeli al nome della rubrica.
Oggi torniamo nel 2002, anno di pubblicazione in Italia di Nazca che, come il Manga a Caso! dell’ultima volta, è l’adattamento a fumetti di un anime conosciuto per un motivo molto strano che scoprirete alla fine del post.
Pubblicato da StarComics alla fine del 2002, Nazca è composto da due volumi da 192 pagine al prezzo di 3,10 euro l’uno. Il manga è realizzato da Akira Himekawa, pseudonimo di un duo di mangaka note soprattutto per gli adattamenti a fumetti dei videogiochi della serie Legend of Zelda.
Il manga è molto breve e la storia entra subito nel vivo quindi sarò molto conciso in modo da non fare troppi spoiler… so che parlo di manga molto vecchi ma magari qualcuno vorrà recuperarli e non voglio rovinare la lettura!
Protagonisti della storia sono Kyoji Miura, un ragazzo forte e pieno di energie…
… e il suo maestro di kendo, nonché grande amico, il professor Masanari Tate, l’unico adulto di cui Kyoji si sia mai fidato.
Kyoji fa la conoscenza della fidanzata del suo maestro, Yuka Kititake, dalla quale si sente particolarmente attratto.
Durante un torneo di kendo al quale sta partecipando il suo maestro Kyoji assiste a qualcosa di strano: ai suoi occhi, per un attimo, il maestro Tate sembra assumere le sembianze di un guerriero antico.
La verità viene presto rivelata: Masanari e Kyoji sono uomini anima, reincarnazioni dei due più forti guerrieri del popolo Inca, Yahuar e Vilca.
Kyoji scopre inoltre che lui e Masanari in passato erano nemici e che ora il suo amato maestro vuole distruggere il mondo e solo lui può fermalo risvegliando completamente lo spirito di Vilca. Kyoji però non vuole accettare questa verità e trova conforto in Yuka che però nasconde un segreto…
So che state pensando “con tanta gente nel mondo questi qua si reincarnano proprio in dei tizi giapponesi?” ma sappiate che le autrici sono state brave e hanno dato una spiegazione valida!
Devo ammettere che la storia è intrigante, soprattutto perché alcuni riferimenti storici a fatti e persone sono reali e vengono raccontati attraverso dei flashback: i due protagonisti fanno parte di due fazioni che combattono una guerra civile per la successione al trono dopo la morte dell’imperatore Huayna Cápac realmente avvenuta, quella tra i fratelli Huascar e Atahualpa.
Proprio per questo il manga è pieno di nomi e simboli della cultura Inca che vengono realizzati benissimo.
Lo stile di disegno è molto strano, mi è sembrato quasi che fosse un mix di stili di altri autori, a volte lo stesso personaggio nella stessa pagina sembra realizzato da disegnatori diversi. Gli sfondi al contrario sono sempre ben realizzati e molto dettagliati.
Ma quale è la cosa strana che ha fatto conoscere a molti l’anime di Nazca? Due brevissimi spezzoni sono contenuti nella sigla del divertentissimo telefilm Malcom (in originale Malcom in the middle), trasmesso su Italia 1 tra il 2004 e il 2008 che aveva tra i protagonisti anche il grande Bryan Cranston.
Una cosa strana che ho notato solo adesso: il codice a barre del manga ha le prime tre lettere del titolo e il numero del volume… ma prima erano tutti così? Boh, potrei controllare ma non voglio alzarmi dal divano!
Vabbè, lasciamo perdere e chiediamoci perché l’Orso di tanti anni fa ha acquistato questo manga? Questo me lo ricordo, o almeno credo di ricordarlo: l’idea della reincarnazione mi aveva sempre affascinato così come la storia del popolo Inca, così piena di misteri. Un manga che unisce le due cose? Venduto!
Spettacolare! Peccato che dei due personaggi quello che mi ha colpito di più è proprio il cattivo 😀
*quello che mi ha colpito di più sia proprio il cattivo
Ti dirò, i due protagonisti sono entrambi ben caratterizzati ma alla fine è proprio il cattivo quello più interessante!
Questo non lo conoscevo, sembra molto “classico” 😀
Non mi attira molto, quindi stavolta passo anche se i disegni in stile Watsuki/Takei sono molto belli!
I disegni non sono male ma non c’è molta linearità.
Sì, possiamo definirlo classico, storia semplice ma comunque interessante!
Mi hai aperto un mondo! Mi son sempre chiesto che anime fosse quello della sigla di Malcolm (serie geniale) e ora dopo tanti anni lo so! Grazie Orso!
Orso ti insegna le cose! XP
Ehi, mi era sfuggito il post (colpa del blogroll, diomio).
Grande per la sigla di Malcolm (chissà perché avranno inserito Nazca…), io comunque ho solo il primo volume, era l’epoca che compravo quasi tutte le prime uscite. Poi comunque non mi prese molto.
Moz-
Io invece in quel periodo prendevo tanto questi manga proprio perché sapevo che erano pochi volumi.
Ho cercato anche io qualche spiegazone, forse l’anime in America deve aver avuto più successo, boh!
Perché il blogroll mi odia?