Da appassionato di fumetti con poca cultura del fumetto, quando ho visto per la prima volta sugli scaffali il librone 1001 fumetti da leggere prima di morire ho pensato che potesse essere un buon punto di partenza per accrescere la mia conoscenza in materia.

Clicca su questa e le prossime foto per ingrandirle e vedere meglio come la luce che c’era mentre le scattavo è fastidiosissima
Mi è costato un sacco di soldi eh, ma, almeno nel mio caso, ha raggiunto pienamente il suo scopo!
Quando lo chiamo librone non scherzo: 960 pagine che si sentono tutte. Il libro è molto (molto) pesante e, come si nota dalla costina, molto alto. Mi sa che può essere considerato a tutti gli effetti un arma.
Pubblicato in Italia nel 2013 da Atlante Libri, è una sorta di enciclopedia cronologica dei fumetti più importanti pubblicati dagli albori fino al 2011, anno di pubblicazione dell’opera in lingua originale. I capitoli sono suddivisi per ventenni.
Anche se già nell’edizione originale venivano presentate molte opere italiane, in quella nostrana è stato scelto di aggiungerne altre sostituendole a opere di origine britannica, nazionalità dell’autore.
Come vedrete nelle foto seguenti (in cui vedrete schede riferite a fumetti/manga che ho letto), i fumetti non hanno tutti lo stesso spazio: alcuni occupano una pagina, altri due, altri mezza, per alcuni ci sono immagini a pagina intera, per altri solo la copertina, altri non hanno nemmeno quella (tipo Dragon Ball).
Per ogni fumetto ci sono notizie tecniche, una piccola descrizione della trama, in alcuni casi viene spiegato il motivo della scelta e, in un piccolo box, vengono suggerite altre opere simili o collegate.
Ovviamente non si può considerare un elenco esaustivo né si può dire che tutte le opere scelte siano effettivamente le migliori in assoluto. Inoltre sono presenti più opere di uno stesso autore (vedi Alan Moore o Hergé), sicuramente molto importanti e interessanti, ma questo può dare la sensazione che siano stati così esclusi altri fumetti ugualmente degni (in effetti è uno dei motivi principali delle critiche a questo volume).
Come dicevo più su, ho preso questo volume per allargare la mia cultura in questo campo e per conoscere fumetti a me sconosciuti e credo sia proprio questo il suo scopo principale. Di sicuro non è un libro per chi cerca un’enciclopedia completa e soddisfacente del fumetto mondiale.
Facendo un rapido calcolo e prendendomi qualche libertà, su 1001 fumetti io ne ho letti una trentina… beh dai, un buon risultato, no?
Il volume costa 35 euro, sono tanti lo so, ma libri del genere, con lo stesso numero di pagine, a colori e patinate, e con copertina cartonata, hanno lo stesso prezzo.
Poi oh, se mai doveste farci un pensierino… fatevelo regalare, no?
Interessante son curioso di sapere i titoli scelti, anche se mi chiedo con che criterio abbiano inserito Naruto.
Ho pensato la stessa cosa!
Grazie per la visita e il commento!
Beh, leggi il commento sopra. 🙂
In certi casi la sensazione è che siano stati aggiunti fumetti solo per il successo avuto, anche perché a volte sono pubblicazioni nemmeno terminate.
Pensa che c’è anche Bleach. Io amo Bleach (è un genere che mi prende sempre) ma obiettivamente in un volume del genere non deve esserci.
Sembra comunque interessante, appena ci capito a tiro vedrò di leggere l’indice dei fumetti proposti.
Per me lo è stato molto! 🙂
1001 son tanti, certo che se per dare spazio a certi titoli se ne sono sacrificati ben altri…
Io ho quello del cinema, resta una buona guida qualora fosse sfuggitaci qualcosa.
Certo, leggere “umorismo” sulla saga di De Paperoni fa RIDERE XD
Moz-
Vero! XD
In effetti catalogarla è difficile, l’unica parola che può descriverla è CAPOLAVORO! 🙂
Intende Barks?
Un Maestro.
Mah.
Non credo molto a queste opere.
Domanda: c’è Enki Bilal o Mike Mignola?
Andrea Pazienza?
HP spero di sì.
Sì, ci sono tutti. 🙂
Capisco la diffidenza!
Bene. Ho un catalogo niente male di qualche anno fa simile sui 100 anni del fumetto fatto bene. Era la mostra a Ferrara curata da ferruccio girometti.
È fuor di dubbio che sicuramente ci sono proposte inserite perché hanno avuto successo indipendente dalla loro qualità. Anche perché poi il libro verrebbe stracriticato lui stesso.
Vero, probabilmente inseriti anche perché fenomeni di massa. Il che non necessariamente significa che devono essere letti eh.