Piccola premessa per chi non lo sapesse: dal 2007 la LEGO produce degli edifici modulari, tutti con la base delle stesse dimensioni (tranne l’ultimo, più grande per celebrare il decennale) che possono essere agganciati uno all’altro per creare una sola città.
Il primo modulare che ho acquistato è stato il Town Hall, preso in un momento di crisi esistenziale in cui avevo bisogno di tenere la mente impegnata… mai andare su Amazon durante i momenti di crisi esistenziale.
Anche perché, da quel momento, ho deciso di collezionare tutti (o almeno quelli ancora reperibili senza dover spendere centomila euro) gli edifici modulari LEGO. Fortunatamente ne esce uno ogni anno.

Qui se ne vedono solo tre… ne ho altri quattro. Ah, giusto, clicca su questa e le immagini seguenti per ingrandirle e guardare tutti i particolari
Preparatevi a un post pieno di immagini!
Il Town Hall è stato rilasciato nel 2012 e ormai è fuori produzione per cui si trova a prezzi esorbitanti. Conta 2766 pezzi ed è il modulare più alto e imponente tra quelli prodotti.
La facciata anteriore è piena di particolari mentre il retro è un po’ meno decorato ma ha comunque le sue chicche come la porta di servizio con tappetino e lampada e la porticina per entrare nel vano ascensore. Quella scanalatura che vedete sulla destra permette all’ascensore di muoversi su e giù tra i piani.
Ecco la porta di servizio più da vicino…
… e l’ascensore completo di pulsanti.
Nel set sono presenti ben otto minifigures, una bambina con la lente di ingrandimento ma non si capisce il perché, un bambino con il ghiacciolo presumibilmente al limone, l’inserviente scorbutico, la segretaria dal ciuffo ribelle, il Sindaco con la valigetta sospetta, lo sposo senza giacca, la sposa su cui non ho niente da dire e la fotografa con la macchina fotografica gigante.
Da notare l’ingresso del Municipio davvero stupendo, sia da vedere sia da costruire. Per i più attenti, sì, quelli ai lati dello stemma sono due croissant.
Gli ingegneri LEGO si divertono così (la verità è che sono dei geni).
E ora un tour del Municipio partendo dal tetto con campanile e data della fondazione della città. Credetemi, non si può capire quanta progettazione ci sia dietro la costruzione di quei numeri solo guardandoli.
Un piccolo particolare della campana che, beh, assomiglia davvero a una campana!
E per non farci mancare nulla, sul retro abbiamo la scala per salire sul campanile.
Sopra vedete anche i lucernari che servono a dare luce (davvero?) a tutto l’edificio. Al terzo piano c’è la sala riunioni con un lungo tavolo, la comodissima poltrona del sindaco e la sedie senza schienali per i suoi collaboratori che devono soffrire e capire chi comanda.
A cosa serve invece il mappamondo? Alcuni dei collaboratori del Sindaco hanno svelato che ci segna sopra i paesi da conquistare. Non possiamo chiedere conferma perché sono spariti nel nulla.
Al secondo piano l’ufficio del Sindaco con poltrona, scrivania, un quadro e la sua valigetta sospetta che non abbandona mai.
Da notare la rana sulla scrivania del Sindaco che ci fa capire che… boh, ama le rane? La sedia di fronte a lui non ha ovviamente lo schienale.
Di fronte all’ufficio del Sindaco c’è la postazione della segretaria dal ciuffo ribelle con una scrivania piccolissima e una sedia… con schienale! Che sia l’indizio di una preferenza particolare da parte del Sindaco?
Non lo sapremo mai. Ma abbiamo notato questo:
Il Sindaco dal suo ufficio ha sempre lo sguardo puntato sulla sua bella segretaria dal ciuffo ribelle… perché? È forse amore? Lo scopriremo nella prossima puntata. Nel frattempo diamo un’occhiata al balcone da cui il Sindaco si affaccia per tenere sotto controllo la città.
Al primo piano (o piano terra, dipende dai punti di vista) abbiamo l’ingresso dove si può anche giocare a scacchi…
… la sala d’attesa con panchina sempre scomoda e un mezzobusto presumibilmente incompleto…
… l’auditorium in cui dieci minuti fa si sono sposati due tizi che ora sono fuori…
… e l’ufficio più amato dai cittadini, l’ufficio tasse.
Sì, quella è sempre la segretaria. Oh, al comune lavorano in tre: il Sindaco fa il sindaco, l’inserviente non sa nemmeno come si accende un computer però spazza che è una bellezza, negli uffici resta solo lei. Vabbè dai, le pagano lo straordinario! Ah no? E allora io quei 100 dollari me li metterei in tasca…
Ed ecco all’esterno i due sposini con la fotografa. La sposa è bellissima, lo sposo poteva mettersela una giacca eh! La fotografa li implora di stare fermi perché non ce la fa più a mantenere quella macchina fotografica di 45 chili.
Oh, ma chi c’è più in là? L’inserviente!
Ve l’avevo detto che è scorbutico.
Ah, ecco che arrivano anche i due bambini. Quale è la loro utilità?
Nessuna! Ma dico io, quella povera segretaria deve fare tutto da sola, non potevano metterci un altro impiegato invece di questi due bambini? E poi lei cosa fa con quella lente di ingrandimento? La detective? E cosa dovrebbe scoprire?
Il prossimo post sarà dedicato al metodo che utilizzi per tenere lontana la polvere.
Vero?
Ehm, in realtà l’ho dovuto pulire prima di fare le foto e non l’ho fatto nemmeno bene! XD
Che meraviglia!
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