E ritorniamo a parlare delle mie Cose Consumate.
A cosa mi riferisco? A quelle cose che, per un legame affettivo, continuiamo a usare anche quando si sono consumate, appunto.
Come avevo anticipato lunedì, torno a parlare di Detective Conan, ormai diventato per me una Cosa Consumata.
Di cosa parla questo manga/anime? Shinichi, un liceale appassionato di gialli e abile investigatore, si immischia nelle faccende di un’organizzazione criminale e per questo viene avvelenato. Solo che il veleno non lo uccide ma lo trasforma in bambino! E lui, imperterrito, continua a risolvere casi e ad aiutare la polizia per scoprire qualcosa di più sul l’organizzazione… non è geniale?
Ho recuperato i manga un po’ di tempo fa ma ho ricominciato a leggerli solo ultimamente. Mi è bastato un solo volume per riaccendere in me la passione!

No, non è quasto il volume galeotto!
In realtà mi sono avvicinato al manga dopo aver visto l’anime (il cartone animato, per capirci) su Italia 1. Fino ad allora non avevo mai visto un anime nè letto un manga del genere e per fu una grandissima scoperta.
Il manga in Italia ha avuto una storia un po’ travagliata: dopo l’uscita di qualche volume sotto l’etichetta di case editrici minori, con il passaggio alla più solida Star Comics nel 2005, ha avuto una pubblicazione regolare fino a oggi.
In 81 volumi l’autore ancora riesce a trovare storie nuove e credibili, sempre diverse. La trama di fondo viene invece rivelata piano piano… a volte pure troppo! Ma, anche in questi casi, non mancano i colpi di scena.
Anche l’anime è migliorato sempre di più e sono stati trasmessi, anche al cinema, dei lungometraggi. In Italia qualche settimana fa al cinema c’era Lupin III contro Detective Conan!
La prima sigla italiana dell’anime è una delle mie preferite e l’ho sentita anche cantare dal vivo da Cristina D’Avena in persona (c’è un post pieno di video di un’auto concerto da qualche parte in questo blog)!
Al campo estivo degli Scout del, boh, 2002, cantavamo spesso questa canzone ma ne avevamo anche un altra versione dedicata al Signor Ciro, proprietario di un piccolo minimarket sotto casa mia che divenne affiliato Conad. La melodia la conoscete ora, quindi cantate insieme a me:
Conad, supermercato e coloniali
che vende a prezzi eccezionali!
N.B.: questo post non fa pubblicità al Conad ma al Conan sì.
P.S.: inviatemi descrizioni, riflessioni, storie, foto sulle vostre Cose Consumate e io scriverò un post tutto per voi!
Ciao Orso Chiacchierone!! Come stai? Grazie per questo interessante post!
A presto.
Bea
Ciao! Tutto bene, tu?
Grazie a te per essere passata… ma sai che solo ora mi sono accorto che l’app di wordpress non mi ha notificato qualche tuo post? Corro a rimediare!
Io lo stesso! Infatti oggi a molti di voi ho tolto e rimesso l’iscrizione, per vedere se si rimediava. Fatemi sapere..
Ora provo anche io a fare così!
Tranquillo! 🙂 É succeso a molti. Mi sa che wordpress ha fatto qualche casino da quando é iniziato il nuovo anno.
Cmq ben ritrovato e a presto!
Bea
Io del primo volume di Conan ho ben tre edizioni italiane: Comic Art, Kabuki Publishing e Star Comics. L’ho preso fino al volume 40 o forse più, poi mi ha francamente stufato. Se in tv facessero solo gli episodi importanti per la continuity, senza casi gialli inutili alla trama, può darsi che lo rivedrei. Peccato non sia ancora finito… ma secondo me terminerà con Ran che torna bambina per mettersi con Conan, tipo Da Grande con Pozzetto 🙂
Moz-
Io penso (e spero) che prima o poi Conan tornerà grande invece!
Sapevo che ci fosse un’edizione precedente ma non addirittura due!
Forse a lungo andare i casi possono stufare ma c’è la curiosità di scoprire cos’altro si è inventato l’autore!
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