Cose Consumate – Drago

E continuiamo a parlare delle mie Cose Consumate.

A cosa mi riferisco? A quelle cose che, per un legame affettivo, continuiamo a usare anche quando si sono consumate, appunto.

Capita a volte di ascoltare una canzone senza però capire cosa voglia dire l’autore con quelle parole.

E così siamo noi che, nel cercare di comprenderne il significato, diamo loro un senso tutto nostro.

Mi è capitato con Drago, una canzone di Francesco Tricarico, un cantautore i cui testi sembrano scritti da un bambino… forse è proprio questo che rende interessanti e particolari le sue canzoni.

La verità è che mi sono ritrovato nelle parole di questa canzone forse perché anche io guardo il mondo con occhi diversi e vedo tante cose strane pure quando non ci sono. E spesso mi scappa la ca… catapultiamoci nella visione del video.

Esco c’è un uomo, no, non è un uomo è un drago,
ha le ali verdi e la faccia fa paura.
Poi vado al bar e al bar c’è il barista.
No, non è un barista, è un mostro giallo e fucsia.

Me ne vado in piscina, mi tuffo e a un certo punto
la piscina è una bocca così grande che mi risucchia.
Vado a dormire, finalmente sono da solo,
no, non sono da solo, arriva il gatto ma è un giaguaro.

no, no, no, non vedrò più il giallo della tua maglietta
e, e, e, davvero poi non ha molta importanza
e, e, e, cercavo un giardino e infine ho trovato un lucchetto
e, e, e, solo un amico che ti ama può diventare specchio.

Vedi amore solo la paura dà il fuoco ai draghi.

Esco mi scappa la cacca, entro in un bar
sorrido e dico «ho la diarrea», il barman dice «prego, là c’è il bagno»
Cammino per la strada, compro un ghiacciolo,
c’è una ragazza, sembra un cigno, no, è una ragazza.
Esco c’è un uomo e c’è un drago nella mia testa.
Se ne vola via il drago e resta un uomo con gli occhi grigio-azzurri.

No, no, no, non vedrò più il giallo della tua maglietta
e, e, e, davvero poi non ha molta importanza
e, e, e, cercavo un giardino in fiore e ho trovato un lucchetto
e, e, e, solo un amico che ti ama può essere vero
e, e, e, quanta insicurezza in fondo mi circonda
e, e, e, quanta forza è costruita sopra ai pesciolini
e, e, e, han preso anche il mio pupazzetto bianco
e, e, e, ora basta mi esce il fuoco dalla bocca brucio la gabbia.

Sì amore ora sono un drago, sono libero, sono il capitano dell’universo.

In realtà questa versione, che è anche quella più conosciuta poiché presentata al Festivalbar, non è quella originale contenuta nel primo album. L’originale, che ha anche un testo leggermente diverso, eccola qua!

Ora scusate ma devo scappare perché mi scappa la ca… catacresi. Voglio vedere che mi rispondete adesso.

P.S.: inviatemi descrizioni, riflessioni, storie, foto sulle vostre Cose Consumate e io scriverò un post tutto per voi!

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13 risposte a Cose Consumate – Drago

  1. Cicala Indifferente ha detto:

    troppo bella questa canzone

  2. MaestraMiyagi ha detto:

    *_*
    Drago non mi ha fatto mai impazzire..
    “voglio una vita tranquilla” è stato amore a primo orecchio..almeno per me…poi anche “un’altra possibilità” (tempo fa ci feci un post)…”oroscopo”…”cosa vuoi adesso”….
    Non è un artista che piace a molti… 🙂

  3. melodiestonate ha detto:

    ma che bella la canzone…buona giornata

  4. Vuc's ha detto:

    Per me è un genio. Ne parlavo tanto tempo fa… Questa cosa consumata non morirà mai!
    http://vicozzarecords.wordpress.com/2009/02/14/semplicemente-musica/

    CIAO!

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