Aveva questo strano senso del ritmo per cui ogni cosa, ogni parola, ogni suono diventava musica, musica musica musica, mumurumumumusica.
Sentiva sempre una melodia tutto intorno a lui, lui lui lui, lulurululului.
Quando premeva il pulsante dell’ascensore e questo faceva click subito nella sua testa echeggiava quel click click click clicliriclicliclick.
Boom boom boom, booboorooboobooboom era invece dopo avere sentito un fuoco d’artificio esplodere il lontananza. Forse era pazzo, ma si rese conto che aveva troppa musica dentro, troppa musica intorno, doveva fare in modo di imprigionarla.
Allora scrisse una canzone. La fece ascoltare ai suoi conoscenti.
I suoi conoscenti esclamarono entusiasti «Ehi, ma questa canzone è bellissima!».
E dentro lui sentiva bellissima bellissima bellissima beberebebebellissima.
Allora incise un disco e vendette milioni di copie. E guadagno un sacco si soldi. Tutte quelle monete facevano ding ding ding didiridididing.
E lui credette di aver trovato la felicità, felicità felicità feli…
Ehi, ma con la felicità non funzionava!
Perché? Perché perché perché peperepepeperché?
Tutto, tutto era musica per lui: la noia, un gatto, lo squillo del telefono, il tifo allo stadio, il frullatore, un missile, i peti, il vento, i cactus, tu, le onde, le ronde, le fronde, tutto!
E allora perché non anche la felicità? Ma era tutta la felicità o solo quella felicità?
Decise quindi di trovare la felicità: prese tutti i soldi guadagnati e si mise a cercarla in giro per il mondo. Solo dopo tanto tempo scoprì che quella che aveva provato era solo una falsa felicità. E sapete quando lo scoprì?
Quando, dopo tanti anni, spese i pochi soldi rimastigli per comprare un biglietto e tornare a casa, casa casa casa, cacaracacacasa.
“Torno a casa” pensò. E allora la sentì, sentì la musica che aveva sempre cercato.
Ce l’aveva già.
Ammazza come sei poetico poepoepoepoeticooo 😉
Moz-
Felicità! Feli file cita citai citali ceti feci taci… ma è Ruzzle!
Scherzi a parte, molto carino questo post. ^_^
🙂
Beh, Ruzzle mi ha rapito ma giuro che non c’entra niente… ente… te!