Cefalonia

E quindi sono stato in Grecia.

Su un’isola della Grecia, per essere più precisi.

Si chiama Cefalonia, per essere ancora più precisi.

Bellissima. Più precisi di così si more. Ma anche ribes.

Posti del genere li avevo visti solo in foto, in tv, al cinema. Un’acqua del genere l’avevo vista solo scorrere dalla fontana di casa mia. Una pace del genere l’avevo provata solo quando mi allontanavo 10 giorni dalla città per dormire in una tenda in mezzo ai boschi. La differenza è che lì ero isolato dal mondo, qui no.

Solo dall’Italia. Ma mi è bastato.

A Cefalonia sembra tutto antico, forse lo è: le case, le montagne, le spiagge, la gente, gli alberi, i gatti.

Ah sì, era pieno di gatti, e uno, tutto nero, mi ha anche colpito con un’unica unghia che mi ha bucato un dito. Ma capita. Maledetto. Io facevo finta di avere del cibo in mano: gli altri gatti annusavano e andavano via, quello si sarà arrabbiato per la presa in giro. Non ci siamo parlati più per tutta la vacanza. Anche perché io il greco non lo parlo. E nemmeno il gattico.

Ma non divaghiamo (“TU non devi divagare!“) torniamo a Cefalonia, alle sue spiagge tutte diverse, sabbia, pietre, roccia, al suo mare splendido, cristallino, pieno di pesciolini piccini piccini, carini carini, tanto amichevoli che ti danno i bacini sulle gambine mentre sei in acqua… ma quali bacini! Quelli mordono! Se stavi 5 minuti fermo in acqua ti mangiavano le gambe! Erano piragni! Però loro volevano giocare. Come i gatti.

C’erano pure i cagnolini amichevoli e simpatici: un gruppo di cani ci ha sbarrato la strada in un sentiero di montagna mentre eravamo in macchina. Hanno iniziato ad abbagliare… no, quelli eravamo noi con i fari. Ci sono stati davanti per 10 minuti buoni poi gli abbiamo buttato dell’acqua adosso e quelli se la sono presa. Non l’acqua… vabbè, comunque si sono infastiditi (LORO!) e sono andati via.

Ma agli animali, a Cefalonia, che gli fanno? Sono stressati? Suscettibili? Non sanno gestire il proprio amore verso il prossimo? “Ma tu devi parlare degli animali invece di parlare delle bellezze che hai visto?

Avete ragione… pensandoci bene, quei cani erano in cinque… forse cercavano il sesto per giocare tutti insieme a RisiKo

Ah vero… RisiKo

[CONTINUA]

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5 risposte a Cefalonia

  1. Cicala Indifferente ha detto:

    pesci assassini mangiatori di pane, cani inseguitori che volevano portarci nel loro gregge, e gatti che ti facevano caro caro solo quando avevi del cibo.
    non dimenticarti i sig. baffoni mi raccomando.
    Ah si le spiagge erano belle……….
    quando ce la facciamo un’altra partita a Risiko?

  2. harahel13 ha detto:

    Io invece Rodi! Bella anche quest’isola. A dire il vero non credo ci siano isole brutte in Grecia! 🙂

  3. Pingback: Cefalonia 2 – Il ritorno | La tana dell'Orso Chiacchierone

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