Normalità.
La prima parola che mi viene in mente.
Ora che l’estate è finita (ebbene si, è finita… manca poco ormai!) sono tornato alla mia normalità: lavoro tranquillo, studio obbligatorio, post frequenti, tanti viaggi in treno, pulizie a casa, partite la domenica (e il mercoledì, e il sabato, e qualsiasi altro giorno), correre alla sera (no, in effetti questo non faceva parte della mia normalità, ma dovrebbe iniziare a farne parte adesso!), tanta TV e qualche libro (a parte quelli dell’università).
Sembra quasi che io faccia tantissime cose, vero?
Infatti, sembra.
Già il fatto che stia scendendo la temperatura mi aiuta ad essere (leggermente) più attivo.
La settimana scorsa, che pure è stata abbastanza rilassante, l’ho passata per la maggior parte del tempo steso tra letti e divani, ora sarebbe quasi il caso di alzarsi un po’.
Poi le notizie positive (intervallate qualche volta anche da quelle negative) mi hanno dato un po’ di carica.
C’è anche la possibilità di fare un grande cambiamento. Lavorativo per essere chiari.
I cambiamenti, se spesso possono portare incertezza, alle volte danno anche nuove prospettive. Ed energia.
Ma per ora devo pensarci… di certo questi cambiamenti potrebbero portarmi a rivedere quello che ora per me è il significato della parola Normalità.
Sono tornato!A causa di problemi tecnici non ho potuto seguirti come volevo!Quel tipo di cambiamento non lo aspetti solo tu ma molte altre persone..ahaha
Anche tu sei tornato alla normalità!
anche io sono tornato alla normalità, ma non sempre è un bene.
cicà tu non sei mai stato normale!!!